Andamento prezzi case in Italia

Con una ripresa economica allo stadio iniziale e un livello di disoccupazione ancora elevato, i prezzi delle case in Italia dovrebbero rimanere pressoché stabili quest’anno e aumentare moderatamente nei prossimi anni. A renderlo noto il report di S&P Global Ratings, “Europe’s Housing Markets Are Staging A Soft Landing”.

Secondo le previsioni, i prezzi delle case in Italia entreranno in territorio positivo nell’arco del 2018 e aumenteranno dello 0,2%, per poi arrivare all’1,3% nel 2019, questo grazie a migliori condizioni economiche che dovrebbero avere una ricaduta sul reddito delle famiglie. I tassi di interesse storicamente bassi e un rapporto prezzo/reddito ora sotto alla media dopo cinque anni consecutivi di correzioni dovrebbero inoltre favorire un aumento della domanda di alloggi.

Tendenze recenti

All’inizio dell’anno i prezzi delle case in Italia hanno fatto registrare un calo, suggerendo che la ripresa economica non si è ancora tradotta in una maggiore domanda di alloggi. Il tasso di disoccupazione rimane elevato (all’11,1% nel primo trimestre 2018) e la crescita del Pil ha rotto l’1% solo lo scorso anno (aumentando dell’1,6%), nonostante ciò gli indicatori del mercato immobiliare stanno migliorando.

La fiducia nel settore delle costruzioni è tornata al livello del 2008, con le imprese che segnalano un miglioramento continuo degli ordini e riduzioni dei prezzi più contenute. I permessi per le nuove costruzioni sono aumentati dell’11,4% lo scorso anno dopo il calo del 16% di media tra il 2005 e il 2016. Le transazioni hanno continuato a salire fino a raggiungere i livelli del 2012 alla fine del 2017. Di conseguenza, il tempo di permanenza di un immobile sul mercato è diminuito ulteriormente a solo più di sette mesi nel primo trimestre.

Un numero elevato di nuovi prestiti alle imprese per gli acquisti di abitazioni, che sono rimasti vicini al loro massimo storico del 2016 per tutto il 2017, sembra spiegare la ripresa dell’attività del mercato immobiliare. Le banche continuano a segnalare un allentamento degli standard per i prestiti e i tassi di interesse sui nuovi prestiti per gli acquisti di case sono scesi ulteriormente all’1,83% a maggio, rispetto all’1,9% di dicembre 2017. Ciò ha incentivato a richiedere un numero maggiore di prestiti in un momento in cui il contesto economico, e quindi il mercato del lavoro, ha iniziato a migliorare.

Riflettendo i miglioramenti nel mercato immobiliare, i prezzi delle nuove abitazioni sono aumentati dell’1,3% su base annua nel marzo 2018, suggerendo che la correzione dei prezzi degli ultimi cinque anni si sta avvicinando alla fine.

Tendenze future

Secondo il report, quest’anno potrebbe rappresentare un punto di svolta per il mercato immobiliare italiano. L’attività economica dovrebbe rimanere forte secondo gli standard storici, con un aumento del Pil dell’1,3% quest’anno e dell’1,2% nell’anno successivo. Un mercato del lavoro più dinamico aumenterà ulteriormente le prospettive delle famiglie e il reddito disponibile reale, aumentando così la domanda di alloggi. I bassi tassi di interesse costituiranno un ulteriore incentivo per gli acquisti di abitazioni.

Si dovrebbe poi registrare un ulteriore allentamento da parte delle banche nella concessione di prestiti per gli acquisti di abitazioni e una riduzione dell’esposizione ai non performing loans.

Inoltre, l’accessibilità alle abitazioni è notevolmente migliorata. Grazie al prolungato calo dei prezzi delle case, il rapporto tra i prezzi e il reddito è ora di circa il 20% al di sotto della media a lungo termine.

Ma la ripresa economica è ancora in una fase iniziale e la disoccupazione rimane elevata, ciò suggerisce che i prezzi rimarranno prossimi alla stabilità quest’anno e aumenteranno solo moderatamente nei prossimi anni.